Marchiatura CE
La marchiatura CE (Conformità Europea) è obbligatoria perché determinati prodotti, fra cui le componenti strutturali in acciaio, possano essere commercializzati all’interno dello Spazio Economico Europeo.
La marcatura CE rappresenta una metodologia armonizzata per valutare, provare, calcolare, esprimere, garantire ed infine dichiarare le prestazioni di un prodotto.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
La marcatura CE garantisce al consumatore la conformità del prodotto a tutte le disposizioni della Comunità Europea che prevedono il suo utilizzo, dalla progettazione, alla fabbricazione, all’immissione sul mercato, alla messa in servizio del prodotto fino allo smaltimento.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Per poter apporre la Marcatura CE sui propri manufatti, i produttori di componenti strutturali in acciaio e devono ottenere la Certificazione Aziendale UNI EN 1090. Nel caso in cui il produttore effettui saldature, l’ottenimento della Certificazione Aziendale UNI EN 1090 è anche vincolato all’ottenimento della Certificazione Aziendale UNI EN ISO 3834.
Certificazioni aziendali UNI EN 1090 e UNI EN ISO 3834
La Certificazione Aziendale UNI EN 1090 (esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio) ci consente di assolvere l’obbligo di apporre la Marcatura CE sui nostri componenti strutturali in acciaio e di poterli quindi commercializzare in Italia e in Europa.
Se non possedessimo la Certificazione Aziendale UNI EN 1090 non potremmo commercializzare i nostri prodotti nello Spazio Economico Europeo anche in caso di compiacenza del cliente, in quanto violeremmo un obbligo di legge sulla Marcatura CE dei nostri manufatti.
Per l’ottenimento della Certificazione Aziendale UNI EN 1090 ci è stato richiesto di realizzare un Piano di Fabbricazione e Controllo (PFC) che sovraintende tutte le fasi dei nostri processi produttivi, dall’acquisizione della commessa al rilascio dei prodotti passando per la gestione degli approvvigionamenti e delle infrastrutture.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Le Certificazioni Aziendali UNI EN 1090 e UNI EN ISO 3834 devono obbligatoriamente essere rilasciate da un Ente di Certificazione di parte terza, notificato presso la Commissione Europea, che effettua le verifiche iniziali e gli audit periodici che sono necessari per il mantenimento delle certificazioni.
Siccome per fabbricare i nostri prodotti effettuiamo saldature, l’ottenimento della Certificazione Aziendale UNI EN 1090 ci ha richiesto l’ottenimento della certificazione UNI EN ISO 3834 (requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici) relativa ai requisiti di qualità che dobbiamo soddisfare per la corretta gestione del processo di fabbricazione mediante saldatura.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Questi certificati, oltre a consentirci di commercializzare i nostri prodotti in tutto il territorio europeo, costituiscono una importante garanzia per il cliente che sa di acquistare da un’azienda capace di produrre strutture metalliche in conformità alle normative di riferimento e di garantire che i prodotti finiti siano conformi alle prestazioni dichiarate.
Certificazione di prodotto TÜV SÜD
La rapida ascesa registrata negli ultimi anni sia in Italia che in Europa fa del Padel un settore poco regolamentato. Ad oggi non esiste uno standard di riferimento specifico per la verifica della progettazione e costruzione dei campi da Padel.
Pur non esistendo ad oggi normative obbligatorie che aiutino a definire i corretti parametri della responsabilità civile e/o penale, in caso di incidenti è essenziale che il gestore sia in grado di dimostrare concretamente di aver creato tutte le condizioni utili a garantire la sicurezza degli impianti, degli utilizzatori e del personale di servizio. Infatti il gestore ha di fatto la responsabilità civile e penale nei confronti della sicurezza dei propri impianti.
Il dipartimento di Sicurezza Meccanica della Divisione Product Service di TÜV SÜD ha recentemente creato un protocollo di prova per la verifica della sicurezza delle strutture degli impianti dedicati al Padel.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Il protocollo di prova è stato redatto partendo da una scrupolosa analisi del rischio che le attività previste in un campo da Padel comportano per i giocatori e per le persone presenti in prossimità del campo.
Il protocollo è composto principalmente da verifiche empiriche, da analisi documentali per l’inquadramento e la classificazione delle strutture e dalla validazione e monitoraggio periodico del sito produttivo.
L’ottenimento del Certificato di Prodotto e del Marchio di Certificazione di TÜV SÜD correlato è soggetto all’esito positivo di tutti i punti elencati nel protocollo di prova.
In caso di esito positivo, il produttore acquisisce il diritto di utilizzo del Marchio di Certificazione di TÜV SÜD quale garanzia di sicurezza e qualità.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Per noi produttori, ottenere il Certificato di Prodotto TÜV SÜD è una sfida impegnativa che rappresenta un importante riconoscimento delle politiche di sicurezza che mettiamo in atto a favore dei nostri clienti.
Per il cliente, l’acquisto di un prodotto corredato di Marchio di Certificazione di TÜV SÜD rappresenta una importante garanzia sulla sicurezza del prodotto, certificata da un Ente Certificatore indipendente, qualificato e affidabile come TÜV SÜD.
Conforme alla norma UNI 7697
UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) è un’associazione privata, indipendente, senza scopo di lucro, riconosciuta dallo Stato Italiano e dalla Unione Europea, che partecipa, in rappresentanza dell’Italia, all’attività di normazione degli organismi internazionali CEN (Comité Européen de Normalisation) e ISO (International Standards Organization) per elaborare le norme rispettivamente a livello europeo e mondiale.
La norma UNI 7697 (sicurezza nelle applicazioni vetrarie) illustra per l’Italia lo stato dell’arte in materia di sicurezza nelle applicazioni vetrarie e fornisce i riferimenti per la corretta scelta dei prodotti vetrari (tipologia di vetro e relative prestazioni) in funzione delle condizioni al contorno e di utilizzo, a garanzia della sicurezza di tutti gli utenti.
La norma è stata realizzata per colmare un vuoto normativo presente in Europa. Anche gli altri Stati Membri, molti dei quali ancora non possiedono un testo sul tema, tengono tale norma in buona considerazione. Il CEN Technical Committee 250 (CEN/TC250) “Structural Eurocodes” sta lavorando per farne una norma europea connessa agli Eurocodici.
La nuova versione della norma, elaborata nel 2021 dal Gruppo di lavoro “Vetro Piano” dell’UNI (UNI/CT 054/GL 01), ha introdotto l’obbligo del vetro stratificato di sicurezza per i campi da gioco (es. padel e squash), escludendo la possibilità di adottare il solo vetro temprato termico monolitico. La scelta è volta ad evitare il rischio di caduta di frammenti sugli atleti e sulle persone presenti in prossimità del campo in caso di rottura.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Esiste in Italia un acceso dibattito sulla obbligatorietà della Norma UNI 7697.
Per definizione ai sensi del Regolamento Europeo n. 1025/2012, le norme UNI sono volontarie. Esse rappresentano lo stato dell’arte per la specifica materia trattata. Pertanto, quando si decide di progettare/prescrivere/manipolare prodotti differentemente da quanto riportato in questi testi, è necessario dimostrare, anche eventualmente con test di prova nel caso di progettazione, che la soluzione alternativa proposta sia valida. In caso di contenziosi e/o processi, in mancanza di documenti cogenti, le norme “UNI” e “UNI EN” sono prese a riferimento per la determinazione delle responsabilità.
Tuttavia, vi sono casi in cui le norme diventano di applicazione obbligatoria, in quanto sono inserite in dispositivi legislativi, nazionali o europei, oppure vi è fatto esplicito riferimento in bandi, contratti, ecc.
Chi sostiene che il rispetto della norma UNI 7697 sia obbligatorio afferma che tale norma, nata come volontaria, sarebbe resa cogente dal decreto legislativo 6 Settembre 2005, n. 206 “Codice del consumo”, a norma dell’articolo 7 della legge 29 Luglio 2003, n. 229 che la cita indirettamente.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Chi sostiene il contrario afferma che la norma rimane di natura strettamente volontaria in quanto non esiste una legge che la richiami esplicitamente.
La nostra opinione è che, quand’anche il rispetto della Norma UNI 7697 non sia obbligatorio, la sua applicazione sia di indirizzo per la miglior sicurezza delle costruzioni.
Inoltre, in caso di incidenti, il gestore che sia in grado di dimostrare che le vetrate dei campi sono state realizzate in conformità con la Norma UNI 7697 sarà sicuramente in grado di dimostrare concretamente di aver creato tutte le condizioni utili a garantire la sicurezza dei giocatori, degli spettatori e del personale di servizio.
Per questa ragione tutti i nostri prodotti sono offerti, oltre che con il classico vetro temprato termico monolitico da 12mm (che è sufficiente a soddisfare le prescrizioni più della Federazione Internazionale di Padel e di tutte le federazioni locali affiliate a FIP, anche con vetro stratificato con film plastico interposto, negli spessori 6 + 6 mm, 8 + 6 mm e 8 + 8 mm, tutti in classe prestazionale 1B1 e quindi conformi alla norma UNI 7697:2021.
Conforme alle indicazioni FIP
La International Padel Federation (FIP), che è l’organo di governo mondiale dello sport del Padel, pubblica le “Regulations of the Padel Game” (Regolamento del Gioco del Padel) che contengono, fra l’altro, precise indicazioni sulle caratteristiche geometriche e sui livelli di illuminazione necessari per un campo da Padel, sia esso dedicato alla competizione o all’uso ricreativo.
Le Federazioni Padel Nazionali devono conformarsi ai dettami della FIP, ma hanno la libertà di integrarli con ulteriori indicazioni e prescrizioni.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Per il cliente, l’acquisto di un campo conforme ai dettami FIP, pur rappresentando la garanzia che il campo sia omologabile dalla FIP, non rappresenta la garanzia che il campo rispetti standard elevati di sicurezza e qualità né che il campo possa ottenere il permesso di costruzione o l’omologazione da parte della federazione padel nazionale.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Conforme alle indicazioni FITP
La Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), che è l’organo di governo italiano dello sport del Padel, pubblica il manuale “Gli Impianti per Il Tennis, il Beach Tennis ed il Padel” che, pur confermando le indicazioni della International Padel Federation (FIP), le integra con alcune ulteriori prescrizioni.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Per il cliente, l’acquisto di un campo conforme ai dettami della FITP, pur rappresentando la garanzia che il campo sia omologabile da parte di FIP e da FITP, non rappresenta la garanzia che il campo rispetti standard elevati di sicurezza e qualità, né che il campo possa ottenere il permesso di costruzione, per il quale occorrerà fare riferimento ai regolamenti edilizi locali.
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Conforme alle indicazioni FFT
La Fédération Française de Tennis (FFT), che è l’organo di governo francese dello sport del Padel, pubblica il cahier des charges fédéral “La Construction d’une Piste de Padel” (capitolato federale “la costruzione di un campo da Padel”) che, pur confermando le indicazioni della International Padel Federation (FIP), le integra con preziose ulteriori informazioni e precisi riferimenti alla normativa europea in materia di progettazione, costruzione e sicurezza degli impianti.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.
Per il cliente, l’acquisto di un campo conforme alle indicazioni della FFT rappresenta non solo la garanzia che il campo sia omologabile da parte di FIP e FFT, ma anche la garanzia che il campo rispetti standard elevati di qualità e sicurezza, in ottemperanza alle più recenti norme europee.
L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di distribuire il 65% delle realizzazioni sul mercato estero, mentre già nel 2022 l’azienda raggiungerà una capacità produttiva annua di 1500 campi.